«…si può arrivare ad un rovesciamento della prospettiva:
il territorio, la strada, appaiono come uno spazio claustrofobico, palcoscenico di copioni di vita, rigidamente predisposti, e la scuola può diventare il luogo del cammino, di una strada da percorrere insieme, anche per incontrare tanti altri “fuori” diversi dal proprio».